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Seminario “Sanità pubblica bene comune universale” – Secondo Incontro

In collaborazione con il co-working Millepiani – mediapartner dell’evento – l’Associazione Beni Comuni “Stefano Rodotà” ha organizzato per il 28 aprile alle 18,30 la seconda edizione del webinar “Sanità pubblica bene comune universale”, con cui prosegue la disamina dei problemi che il definanziamento per decenni della ricerca di base e del nostro sistema sanitario ha comportato, e che la pandemia ha reso drammaticamente evidente. Sarà l’occasione anche per rilanciare la petizione su “Vaccini pubblici prodotti in Italia”.

Dopo un saluto d’apertura di Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio che ci ospita, seguiranno gli seguenti interventi dei relatori, moderati da Antonella Trocino:

  • Claudio Argentini presenta le ragioni per le quali è scientificamente conveniente sviluppare la produzione a livello nazionale di vaccini, seguendo le mutazioni del virus; affronta la situazione dei lavoratori della ricerca e le conseguenze dal punto di vista epidemiologico del rallentamento delle somministrazioni per mancanza di dosi, mentre il virus circola; infine fornisce un rassicurante bilancio dei costi / benefici della somministrazione in corso diversi vaccini.
  • Loretta Mussi affronta le conseguenze negative del frazionamento delle misure di contenimento a livello regionale, che hanno comportato profondi divari nell’attuazione della campagna vaccinale, esacerbando ulteriormente i profondi squilibri nei livelli di assistenza, nonostante la competenza statale esclusiva in tema di profilassi internazionale.
  • Fabrizio L. Ricci tratta delle luci e delle ombre del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ovvero dell’“insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito”, delle sue finalità e delle criticità dal punto di vista dei benefici per gli utenti del SSN.
  • Francesca A. Perri parla di come un protocollo di cure domiciliari, approvato precocemente, avrebbe potuto salvare vite ed evitare il congestionamento degli ospedali e di come sia fondamentale rilanciare la medicina del territorio, affrontando con urgenza il problema del ricambio generazionale dei medici di base.

Nella seconda parte del webinar Enrico Cerioni, Irene Genovese e Oliva Salviati esaminano il problema della chiusura degli ospedali e del tentativo da parte di varie amministrazioni, di trasformare i luoghi di cura storici in operazioni di speculazione immobiliare; testimoniano delle lotte della cittadinanza attiva per contrastare tale fenomeno, che contribuisce a svuotare i centri storici delle città dei propri abitanti, delle botteghe artigiane e dei piccoli negozi, complementari alla funzione degli ospedali, per fare spazio a funzioni turistiche o ad alberghi di rappresentanza o a catene di franchising.

L’appuntamento si concluderà con la consegna del primo premio “Commons’ Heroes 2021” ad Oliva Salviati per la sua determinazione e il suo coraggio nella difesa dell’Ospedale San Giacomo di Roma, bene comune della collettività.

 

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