Se non volete che l’Italia ritorni all’epoca dei granducati o al periodo pre-risorgimentale, se non volete che le disuguaglianze aumentino fino a mettere una parte del Paese contro l’altro, se non volete che i contratti di lavoro siano definiti su base regionale e che di ambiente, infrastrutture, regole generali della scuola, salute e perfino rapporti con l’estero rientrino nelle competenze di 20 piccole patrie invece che di una amministrazione centrale, allora è arrivato il momento di partecipare al presidio “Per l’unità della Repubblica e contro l’Autonomia Differenziata”